Sonego alla prova Auger-Aliassime (Strocchi); Sinner è n°14 del ranking (Giammò); Wu, show a Dallas: la Cina si avvicina (Martucci)

2023-02-16 14:49:00 By : Mr. keith wu

La rassegna stampa di martedì 14 febbraio 2023

Sonego alla prova Auger-Aliassime (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

È il giorno dell’esordio di Lorenzo Sonego nell’Abn Amro Open, l’Atp 500 di Rotterdam (momepremi € 2.224.460) che ha visto scattare ieri il tabellone principale. Nel prestigioso torneo su cemento indoor che si svolge dal 1974, apertosi con l’eliminazione a sorpresa dello spagnolo Carreno Busta, settima testa di serie, rimontato dall’esperto francese Gasquet, il 27enne di Torino (questa settimana n.60 del ranking), reduce dai quarti a Montpellier, nel pomeriggio – non prima delle 14.30, diretta tv su Sky Sport Tennis e SuperTennis – sfida il canadese Felix Auger-Aliassime, n.8 del mondo e 3 del seeding. Il 22enne di Montreal, che l’anno scorso proprio nella città olandese conquistò il suo primo titolo nel circuito maggiore, si è aggiudicato in due set l’unico precedente, sulla terra rossa ad Amburgo nel 2020. Domani poi sarà la volta di Jannik Sinner, avanzato al n.14 Atp dopo il trionfo nel torneo in Occitania (7° titolo in carriera, con dedica a nonno Josef, scomparso recentemente), chiamato a misurarsi con il francese Benjamin Bonzi (n.48): il 21enne altoatesino, giunto nei quarti a Rotterdam tre anni fa, ha vinto entrambi i confronti diretti con il 26enne di Nimes, nel 2020 al Roland Garros e nel 2022 a Indian Wells. Dovesse calare il tris vincente, la “volpe” dovrebbe ritrovare al 2° turno il greco Stefanos Tsitsipas (colui che gli ha sbarrato la strada negli ottavi degli Australian Open), n.3 del mondo e primo favorito del tabellone, che debutta stasera con il finlandese Emil Ruusuvuori (n.52) […].

Ora Sinner è numero 14 del ranking (Ronald Giammò, Corriere dello Sport)

Jannik Sinner dopo la vittoria nell’ATP250 di Montpellier guadagna tre posizioni neI ranking ed è da ieri il nuovo n.14 del mondo. L’altoatesino tornerà in campo domani a Rotterdam dove affronterà al primo turno il francese Benjamin Bonzi, sconfitto a Montpellier la settimana scorsa da Lorenzo Sonego (n.60 ATP) che debutta oggi contro la testa di serie n.3, Felix Auger-Aliassime. Uno tra Monteiro e Cachin l’avversario al secondo turno di Lorenzo Musetti (n.20 ATP), testa di serie n.3 nell’Open di Buenos Aires (ATP250), torneo che segnerà II rientro dI Carlos Alcaraz […]. A fine mese torna in campo di Matteo Berrettini. Il n.23 del mondo al via dell’ATP500di Acapulco. Ad Abu Dhabi (WTA500), niente da fare per Martina Trevisan, ko con la Muchova con un doppio 6-2.

Wu, show a Dallas: la Cina si avvicina (Vincenzo Martucci, Il Messaggero)

Wu Yibing da Hangzhou, provincia di Zhjiang, è l’uomo del destino del tennis cinese. E dei record. A Dallas ha conquistato il primo titolo ATP, suo e del suo immenso paese che con le donne ha vinto anche degli Slam, ma con gli uomini proprio non riusciva a sfondare. Il 23enne di 1.83 è anche diventato il più alto in classifica di sempre, volando al numero 58, lasciando ancora il segno come piace a lui. “La cosa più importante è dare più speranza alla prossima generazione. Così avranno obiettivi o standard ancora più alti, non solo diventare Top100 o vincere un ATP250”. L’America è nel suo destino. A 16 anni Wu è andato in finale all’Orange Bowl in Florida, a 17 ha vinto gli US Open di singolare e doppio – ovviamente record nazionale – ed è salito al numero 1 del mondo di categoria (come sopra), guadagnandosi una borsa di studio alla Nick Bollettieri Academy. Ma, a 19, nel marzo 2019, s’è bloccato per vari malanni, s’è operato al gomito ed è riapparso solo l’anno scorso: il 25 aprile era soltanto il numero 1738 ATP, il 6 giugno era già salito al 617, l’11 luglio era 329 e il 28 agosto 174. Dopo aver vinto 3 Challenger, agli US Open di settembre è passato dalle qualificazioni al terzo turno del tabellone principale di uno Slam – doppio record – chiudendo il 2022 da numero 119. E quest’anno, dopo aver perso la finale Challenger a Cleveland, ha cominciato l’ATP di Dallas da 97 del mondo, infilando tutti avversari superiori in classifica, Mmoh (86), Shapovalov (27), Mannarino (63), Fritz (8) – primo successo contro un top 10 – e quindi il famoso bombardiere di 2.08 Isner (39), dopo 3 ore ed altrettanti tie-break, annullando 4 match-point e i 44 ace (record personale) di Long John, primatista storico ATP con 14,177 assi […]. Wu ha superato i tre connazionali che erano arrivati ai quarti ATP, Pan Bing a Seul 1995, Zhang a Pechino Ze 2012 e Zhang Zhizhen a Shenzen 2017 e Napoli 2022, distanziando anche gli altri due cinesi che l’anno scorso hanno vinto tornei Challenger come lui, il 26enne Zhang (oggi 92 ATP) a Cordenons e Juncheng Shang (18 anni, n. 165) a Lexington […]. La rieducazione dopo l’operazione al gomito è andata per le lunghe: “I dubbi sono stati tanti, come i momenti difficili”. Ma Yibing ha fatto di necessità virtù, sfruttando la lunga, forzata pausa per fortificarsi nel fisico e nel gioco: “Sapevo che sarei tornato, ci ho messo solo un po’ di più di quanto mi aspettassi. Ma ho potuto fare un lavoro in profondità, non ho avuto pressioni dopo quelle suscitate per il successo agli US Open juniores e ho fatto tante esperienze importanti, fino all’ultima dell’anno scorso a New York contro Medvedev. Ho perso in 3 set, avrei potuto fare di più, ma giocare coi più forti è l’ideale per verificare il proprio livello”. Dopo la sbornia Dallas, Wu salta Delray Beach e si prepara per l’esordio a Indian Wells: “Sono stanco e raffreddato, se sto bene fisicamente ii mio gioco vale i primi 20/30 del mondo. Ma ho ancora molto lavoro da fare per perfezionare la volée, lo slice e i colpi per andare a rete”. Si rilasserà col primo amore, il badminton, che ha scartato perché la rete era troppo alta, e il basket NBA del suo idolo Kevin Durant […].

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Settima sfida tra Jannik Sinner e Stefanos Tsitsipas, la prima indoor: segui il nostro live dalle 19.30. Lorenzo Musetti favorito contro l’argentino Cachin

Non ha fatto in tempo ad andare in archivio la loro ultima sfida che Jannik Sinner e Stefanos Tsitsipas si ritrovano uno di fronte all’altro. Un po’ precocemente, invero, perché il secondo turno di un ATP 500 sembra un palcoscenico ancora in allestimento per un antagonismo che è divenuto particolarmente importante – lato Italia – per la tempistica e il conseguente significato di due degli ultimi tre confronti, quelli all’Australian Open. Nel 2022, la netta sconfitta di Jannik e il successivo divorzio da Riccardo Piatti; il mese scorso, un match che non solo valeva l’accesso ai quarti di finale, ma si qualificava come un esame del lavoro e dei progressi dell’ultimo anno e, in ultima istanza, un giudizio sulla decisione di cambiare team. Risposte positive a entrambi i quesiti nonostante la sconfitta, questa volta in cinque set, e in ogni caso un match completamente diverso da quello precedente per meriti del nostro.

Sarà il settimo duello e Tsitsipas è avanti 5-1, con l’unica vittoria di Sinner a Roma 2020 davanti a uno Stefanos falloso. Vale lo stesso, sia chiaro, non è che negli head-to-head le sconfitte si contino sempre e le vittorie solo quando l’avversario gioca al meglio, come nel caso dei componenti del Big 3 (ormai quasi dimezzato) che, se perdono, pare non perdano davvero.

Per Tsitsipas, Rotterdam è il primo torneo dopo la finale di Melbourne (nel frattempo, ha giocato e vinto due rubber di Coppa Davis sotto casa sua contro avversari fuori dai primi 500 della classifica) e al primo turno è apparso in iniziale difficoltà contro Emil Ruusuvuori che è andato a servire per il primo set. Cose che chi guarda il match dice, “ma come, batti sempre Jannik e ora perdi contro la sua versione minore?”. Deve averlo pensato anche Stef che, infatti, si è ripigliato all’istante ed è andato a vincere in due set.

Dal canto suo, l’azzurro arriva dal torneo vinto a Montpellier che, sì, va in bacheca anche se è un ATP 250, non è che adesso ci mettiamo a contare solo i trofei Masters 1000 e gli Slam dimenticandoci dei quarant’anni di magra prima che Cecchinato facesse da apripista con la sua semifinale al Roland Garros. Il primo turno del rosso altoatesino, disputato mercoledì di buonora, verosimilmente per dare un po’ di riposo in più a Sinner (Stef ha giocato il giorno prima), ha visto il classe 2001 di Sesto Pusteria liberarsi di Benjamin Bonzi, cedendo il secondo set con il peccato – nella circostanza veniale – di mancanza di cinismo, confermandosi però superiore nel parziale decisivo. Appoggiandoci a Tennis Abstract, ne approfittiamo per ricordare che, da top 20, Jannik vanta quasi l’83% di vittorie contro avversari di classifica inferiore. Rublev (prendiamo lui come primo termine di paragone per via dei capelli rossi) ha il 75%, mentre due solidoni come Bautista Agut e Carreño Busta, rispettivamente, il 68 e il 63%.

La sfida olandese presenta un importante elemento di novità: dopo quattro confronti sulla terra battuta e due sul cemento all’aperto, finalmente si gioca nelle condizioni preferite dall’azzurro, sul duro indoor. Non che l’altro ci si trovi male: quattro tornei vinti sotto il tetto, tra i quali le ATP Finals. Insomma, una sfida particolarmente interessante quella di giovedì alle 19.30, con il greco favorito secondo i bookmaker: per Bet 365 la sua vittoria vale 1,67 contro i 2,20 quella di Sinner, mentre Sisal offre 1,57 contro 2,40.

Giovedì anche Lorenzo Musetti sarà in campo a difendere i colori azzurri. Terza forza del seeding a Buenos Aires, non prima delle 18.30 locali (22.30 in Italia) Lorenzo esordirà al secondo turno contro l’argentino Pedro Cachin, ventisettenne n. 68 del ranking e dalla limitata esperienza a livello ATP con 24 match disputati in carriera, l’ultimo quello di primo turno contro Thiago Monteiro. Sfida inedita tra i due, con il classe 2002 di Carrara ampiamente favorito anche per i bookies: Eurobet offre la sua vittoria a 1,31 a fronte del 3,25 per quella di Cachin, mentre è 3,35 contro 1,30 per Snai.

ATP Rotterdam, ottavi di finale: Sinner-Tsitsipas, non prima delle 19.30, diretta su Supertennis e Sky Sport

ATP Buenos Aires, ottavi di finale: Musetti-Cachin, non prima delle 22.30, diretta su Supertennis

De Minaur annienta Rublev in due set. Griekspoor sorprende un buon Zverev che cede alla distanza

Sessione serale del Day 3 dell’ABN AMRO Open sul cemento indoor di Rotterdam. Esordio nel torneo olandese per Alex de Minaur e Andrey Rublev; a seguire, Alexander Zverev, da poco rientrato nel circuito dopo il brutto infortunio incassato nell’ultimo Roland Garros, affronta il tennista di casa Tallon Griekspoor, fresco vincitore del suo primo titolo in carriera all’ATP 250 di Pune.

A. de Minaur b. [2] A. Rublev 6-4 6-4

Prestazione eccelsa per Alex de Minaur che non concede neanche una chance al suo avversario in tutto il match. Il demone australiano fa quello che gli riesce meglio: si muove rapidamente in ogni parte del campo, si difende quando deve e si costruisce la possibilità di contrattaccare. Dall’altra parte della rete, un Rublev scarico e lento negli spostamenti, può fare ben poco contro questa versione di de Minaur.

Nelle prime fasi dell’incontro, il russo si trova praticamente sempre in ritardo nella ricerca della palla; il primo set viene deciso dal break decisivo in favore del tennista aussie nel terzo gioco; nel quinto, Rublev rischia di finire sotto con un doppio break e si salva grazie al servizio. Il tennista di Sydney approfitta degli 11 errori non forzati commessi dal suo avversario e chiude in poco più di mezz’ora il primo parziale.

Il canovaccio della sfida non cambia nel secondo set e il numero 5 del mondo concede tre palle break consecutive: sulla prima, il russo stampa un suntuoso lungolinea di rovescio sulla riga; nella seconda, è l’australiano a far capitolare un diritto (alla sua portata) in rete, commettendo uno dei pochi gratuiti del match; due servizi vincenti e un passante lungolinea di rovescio tengono il tennista di Mosca agganciato alla partita. Sfortunatamente, le speranze del vincitore del torneo di Rotterdam nel 2021 si spengono definitivamente nel terzo gioco.

Con un doppio 6-4, l’australiano prosegue il suo cammino, raggiungendo gli ottavi di finale dove troverà lo statunitense Maxime Cressy, vincitore oggi su Tim van Rijthoven.

T. Griekspoor b. [8] A. Zverev 4-6 6-3 6-4

La strada per tornare al top è ancora lunga per Alexander Zverev ma se le premesse sono quelle viste oggi sul centrale di Rotterdam, il tedesco può tirare un sospiro di sollievo e guardare ai prossimi incontri con maggior fiducia. Anche perché l’avversario di questa sera era il giocatore di casa, Tallon Griekspoor, n. 61 ATP che ha appena festeggiato il suo primo titolo in carriera al Tata Open Maharashtradi Pune e ha vinto 8 degli ultimi 9 incontri disputati in questo 2023.

Il primo set procede in equilibrio fino al 3-3 quando l’olandese concede tre palle break: riesce ad annullare le prima due (con tanto di inciampo di Zverev durante lo scambio sul 15-40 che ha fatto tornare alla mente di tutto il pubblico il nefasto match contro Nadal sul Philip Chartier dell’anno scorso) ma la terza è quella buona per il tedesco che mette la testa avanti. Oltre 70% delle prime in campo per il nativo di Amburgo che archivia il primo parziale per 6-4.

Subisce il break in avvio di secondo set il tedesco nell’unica palla break finora concessa. Su una corsa in avanti per recuperare una volée smorzata, Zverev risente di un piccolo fastidio al trapezio nella parte destra tra collo e spalla. Sul 4-1 per il suo avversario, il tedesco – davvero sfortunato e parecchio sconsolato, chiede il Medical Time Out per un veloce trattamento della zona interessata. L’olandese inizia a leggere meglio il servizio e le intenzione del suo avversario e accompagnato dal pubblico di casa, chiude il secondo set 6-3 e rimanda l’esito al parziale decisivo.

Nel terzo set torna ad avere tre chance Zverev ma Griekspoor serve alla grande e si salva. Come nel secondo set, il settimo gioco è nuovamente decisivo: tre errori del tedesco e un doppio fallo regalano il break decisivo al 26enne di Haarlem. In poco meno di due ore di gioco l’olandese regala una gioia incontenibile per tutti i tifosi presenti sul centrale. Resta comunque una buona prestazione di Zverev che, sebbene ancora a tratti, sta lentamente tornando ai livelli a cui ci eravamo abituati a vederlo.

53 minuti di Qatar TotalEnergies Open per arrivare in semifinale: capita a Iga Switek che annichilisce Collins e approfitta del forfait di Bencic. A Garcia servono tre ore per battere Muchova, ai quarti anche Haddad Maia e Sakkari

[5] M. Sakkari b. E. Alexandrova 6-3 6-2

In grande spolvero Maria Sakkari che batte in due set Ekaterina Alexandrova 6-3 6-2 in 1 ora e 22. Male la russa al servizio con otto doppi falli registrati in totale, mentre Sakkari, malgrado una percentuale non esaltante di prime palle messe in campo, riesce con i suoi colpi a venir a capo della sfida.

Primo set archiviato in 39′: il break decisivo arriva nell’ottavo gioco in favore della greca. Nel secondo parziale non c’è storia: Sakkari sale 4-0 e gestisce il vantaggio sino al termine.

B. Haddad Maia b. [6] Kasatkina 6-3 7-6(7)

Ahi, ahi Daria Kasatkina: spreca tre setpoint nel secondo set e si complica la vita uscendo al secondo turno. Vince Beatriz Haddad Maia in 1 ora e 41′, 6-3 7-6(7). La brasiliana merita, anche se le sue braccia hanno tremato quando è andata a servire sul 5-4 nel secondo parziale. Nel tiebreak, malgrado tre pasticci consecutivi, ritrova la lucidità mentale nel momento cruciale del match. Kasatkina perde tre volte il servizio nel primo parziale, con Haddad Maia che perde solo tre punti con la prima in campo (11/14). Chiude 6-3 con doppio break.

Nel secondo parziale, la russa è più incisiva nei colpi e trova il modo di mettere in difficoltà la sua avversaria. Va avanti di un break nel terzo gioco, ma la n. 12 del ranking è brava a rifarsi subito nel turno successivo. Poi sale 5-3, ma concede una palla break nel momento clou del match. Perso il servizio, Kasatkina trova brillantezza e profondità negli scambi, con la giocatrice brasiliana in difficoltà. Nel tie break la n. 9 del ranking strappa due volte il servizio all’avversaria. Malgrado due turni di servizio in suo favore, subisce la pressione di Haddad Maia che mette subito in difficoltà la russa in risposta e riequilibra il parziale. Al secondo match point, la giocatrice brasiliana conquista il pass per sfidare Pegula.

[1] I. Swiatek b. D. Collins 6-0 6-1

Iga Swiatek si mette alle spalle l’eliminazione dagli Australian Open con una prestazione devastante. La polacca domina 6-0 6-1 Danielle Collins in 53′. La n. 1 al mondo concede un solo gioco alla sua avversaria, chiude in 21′ una prima frazione in cui lascia appena quattro punti alla statunitense e non concede palle break in tutta la gara.

[3] C. Garcia b. [SR] K. Muchova 6-7(3) 7-5 6-4 (di Viola Tamani)

Ultimo ottavo di finale in campo: la numero 5 del mondo Caroline Garcia affronta Karolina Muchova, oggi precipitata al numero 121 WTA a causa un serio infortunio. A dispetto della classifica, il confronto è molto equilibrato.

La maggior parte degli scambi si decide nei primi colpi: entrambe servono bene e si costruiscono l’occasione per concludere, o da fondo o nei pressi della rete. Sul 3-2 in suo favore, Garcia chiede l’intervento del fisioterapista che, fuori dal campo da gioco, le applica una fasciatura sull’adduttore della gamba sinistra. La prima a rompere gli equilibri in suo favore è la ceca che, giocando un gran game in risposta, brekka a zero la numero 5 del mondo nel settimo gioco. Al momento di concretizzare il vantaggio e chiudere il primo parziale, Muchova si distrae e rimette in partita la francese. Giunte al tie-break, dilaga la ceca per 7 punti a 3.

Nel secondo set, la ceca inizia a soffrire nei propri turni di battuta: se Garcia non concede nemmeno una palla break, nei suoi sei turni di battuta, Muchova concede ben nove chance. Il parziale è comunque caratterizzato da un grande equilibrio anche perché la francese non riesce a concretizzare nessuna occasione. Sul finire del parziale, Garcia inizia ad alzare la qualità e la velocità dei suoi colpi da fondo; complice la legge dei grandi numeri, con una risposta vincente di rovescio diagonale stretto, la numero 5 del mondo si procura il break decisivo. Dopo 2 ore e 13 minuti, si va al terzo.

Ancora grande equilibrio tra le due: rompe gli indugi Garcia nel momento giusto e, con il doppio fallo sulla palla break, Muchova si consegna definitivamente alla sua avversaria. Dopo tre ore, chiude la numero 5 del mondo con un ace al centro da sinistra e a distanza di cinque anni torna a disputare i quarti di finale del WTA 500 di Doha dove affronterà Maria Sakkari.

In serata arriva la notizia del ritiro di Belinda Bencic che, nel primo match in programma sul Grandstand 1, aveva battuto Vika Azarenza. Il forfait regale quindi la semifinale alla numero uno del mondo, Iga Swiatek.

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