Pranzo al sacco per bambini: istruzioni per prepararlo sicuro ed equilibrato | il Salvagente

2023-02-16 14:50:24 By : Mr. Anthony Lee

Un pranzo al sacco per bambini sicuro ed equilibrato è un’opportunità per educare i più piccoli a una sana alimentazione. Il pranzo al sacco ideale prevede alcune accortezze che spaziano dai cibi nutrienti e attraenti (un giusto connubio tra estetica e alimenti sani può stimolare l’appetito e la creatività dei bambini) agli imballaggi possibilmente ecosostenibili: il rispetto per l’ambiente è una questione civica e di salute.

Le dottoresse esperte Francesca Laureti e Daniela Marino (Unità Operativa di Nutrizione Artificiale), Ilaria Campagna (Unità Operativa di Epato Gastroenterologia e Nutrizione) e Claudia Carlin (Struttura Sviluppo Professioni Sanitarie, Formazione continua e Ricerca) hanno stilato alcuni consigli per preparare al meglio un pranzo al sacco per bambini, in collaborazione con l’Ospedale Bambino Gesù. Ecco come dev’essere preparato e cosa dovrebbe contenere un pranzo al sacco gustoso e sostenibile.

Possibilmente cibi sani per abituare i più piccoli alla sana alimentazione. In un pranzo al sacco per bambini meglio un menù così composto:

Cereali integrali oppure pasta di grano duro da alternare con una porzione di pane o un contorno di patate;

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La parte magra delle carni (ad esempio, petto di pollo o di tacchino), insaporita con spezie e poco sale.

Oppure pesce, uova e formaggi.

Scegliere e variare ortaggi freschi di stagione crudi, rosolati o cotti al vapore.

Olio di oliva extravergine e aceto come condimento.

Fare attenzione alla scelta del metodo di cottura e alla preparazione più adeguata, considerando l’ambiente in cui verrà consumato.

Per i vegetali crudi è importante rimuovere eventuali semi, noccioli, filamenti e bucce (possono costituire un pericolo durante la masticazione).

Sminuzzare finemente la frutta e la verdura, a listarelle o in quarti.

La preparazione di un pranzo al sacco per bambini sicuro ed equilibrato è importante. Bisogna seguire alcune utili procedure. Ecco cosa fare, dall’inizio a fine preparazione.

Sebbene la maggior parte dei microbi non causi malattie, quelli pericolosi sono ampiamente presenti nel terreno, nell’acqua, negli animali e nelle persone. Possono essere veicolati da mani, strofinacci e utensili da cucina.

Una cottura adeguata con temperature superiori a 70 gradi può uccidere quasi tutti i microrganismi pericolosi e rendere così sicuro l’alimento. Non avendo a disposizione un termometro idoneo, è possibile assicurarsi di aver raggiunto temperature elevate utilizzando piccoli accorgimenti: in caso di zuppe o stufati è sufficiente portarli a ebollizione, per le carni rosse e il pollame bisogna ottenere un colore chiaro e non rosso o rosato.

Quindi, non lasciare i cibi cotti a temperatura ambiente per più di 2 ore. Raffreddare velocemente tutti gli alimenti cotti o deperibili, preferibilmente in frigorifero al di sotto dei 5 gradi, oppure mantenerli bollenti se si è in procinto di servirli.

Al di fuori dell’ambiente domestico, il modo migliore per mantenere refrigerati i cibi è conservarli in contenitori termici per alimenti. Questi contenitori dovrebbero mantenere la catena del freddo fino al momento del consumo, ma generalmente non sono adatti per conservare i cibi per un’intera giornata.

I cibi caldi, invece, possono andare incontro a una notevole diminuzione della temperatura durante il trasporto. È opportuno riscaldarli nuovamente (quando possibile), oppure conservarli all’interno di contenitori che mantengono la giusta temperatura (thermos per alimenti).

Conservare gli alimenti in frigorifero per la durata prevista dal produttore. Nel caso di prodotti molto deperibili, sulla confezione verrà riportata la dicitura “Da consumare entro il”, limite oltre il quale il prodotto non deve essere consumato. Nel caso di alimenti che possono essere conservati più a lungo, si troverà la dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro il”, oltre la data indicata il prodotto può aver modificato alcune caratteristiche di sapore, ma può essere consumato senza rischi per la salute.

Scongelare gli alimenti seguendo le indicazioni riportate sulle confezioni. Una volta scongelati, è possibile ricongelarli soltanto dopo averli cotti, per evitare la proliferazione di microbi pericolosi.

La dieta mediterranea è l’ideale per contrastare l’obesità infantile.

Gli imballaggi sono i materiali che avvolgono gli alimenti, hanno varie funzioni e la principale è quella di proteggerli fisicamente dai microbi, dagli inquinanti, dalla sporcizia o dalla polvere (contaminazioni) e dagli agenti esterni (aria, umidità, luce, calore).

I bambini apprendono in fretta, interiorizzano e si abituano alle pratiche e ai comportamenti sani. Nell’intento di fare il miglior uso possibile delle risorse, si può dedicare attenzione al riciclo e all’ecosostenibilità dei materiali. La soluzione più semplice è quella di preferire contenitori riutilizzabili.

Esistono in commercio anche soluzioni innovative, come ad esempio involucri riutilizzabili in cotone e cera d’api che si usano in alternativa alla pellicola trasparente o all’alluminio.

Dopo l’uso, gli imballaggi riutilizzabili devono essere lavati con acqua fredda, sapone o aceto e possono essere riutilizzati finché il rivestimento di cera d’api non si è consumato. Questi involucri, però, non devono essere utilizzati per avvolgere cibi oleosi o cremosi che possono comprometterne l’impermeabilità.

Una valida alternativa alle stoviglie in plastica monouso è rappresentata da quelle in materiali ecosostenibili, come ad esempio stoviglie in legno di bambù al 100%.

Gli utensili in bambù destinati al contatto con gli alimenti possono essere utilizzati e puliti come i comuni articoli da cucina, con alcuni piccoli accorgimenti per meglio preservare i materiali e garantirne la sicurezza:

I Materiali e Oggetti destinati al Contatto con gli Alimenti (cosiddetti Moca) in plastica contenenti “polvere” di bambù (bambù macinato) sono dichiarati illegali.

Questi Moca sono in plastica: viene aggiunto come additivo il bambù (sottoforma di farina, fibra, ecc.) che non è presente nell’Elenco delle sostanze autorizzate poiché non è stata effettuata alcuna valutazione del rischio da parte dell’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare), quindi non si è a conoscenza dell’entità del rischio sui consumatori. Sono considerati non idonei al contatto con gli alimenti.

Bambù e altre sostanze a base vegetale vengono aggiunti ai Moca in plastica come riempitivi per ridurre la quantità di plastica. In alcuni casi, questi prodotti in plastica sono etichettati e commercializzati come “biodegradabili”, “ecologici”, “organici”, “naturali” o addirittura in alcuni casi “100% bambù”, il che non riflette la vera natura del prodotto.

La verità è che questi oggetti sono di plastica, in cui il bambù o altre polveri o fibre vegetali vengono miscelate ad una resina, generalmente costituita da melammina e formaldeide, utilizzata per tenere insieme gli ingredienti, conferendo al materiale compattezza e durezza.

In caso di dubbi sulla qualità del bambù, il consiglio è quello di preferire i contenitori di vetro, acciaio inossidabile, porcellana o persino polipropilene. Materiali riutilizzabili e lavabili, che non generano rifiuti e resistono al calore. Il finto bambù contiene melamina e non tollera bene il calore: rilascia molecole tossiche come la formaldeide.

Tra scuola, attività ludiche e sportive e la possibilità di gite all’aperto, il lunch box o la colazione al sacco per i bambini deve essere appetibile, sano e preparato dedicando cura e attenzione anche all’estetica. I bambini tendono a fare gruppo tra loro e non è semplice convincerli a evitare merendine e cibi grassi. Degli accorgimenti potrebbero tornare utili ai genitori e alla salute e al futuro dei piccoli. Eccone alcuni.

Evitate porzioni troppo grandi, preferendo cibi sazianti.