Il sindacato FNV sta preparando una causa collettiva contro le compagnie di bagagli e merci a Schiphol: il sindacato lo fa sulla base delle rivelazioni dei portali NOS e Nieuwsuur che hanno dimostrato a settembre come queste aziende abbiano lasciato il loro personale svolgere lavori usuranti, pur essendo consapevoli dei rischi per la salute.

FNV ha quindi aperto una hotline, che ora ha ricevuto più di 400 segnalazioni: l’avvocato del sindacato vuole chiedere un risarcimento che può ammontare a centinaia di migliaia di euro a persona.

Nel frattempo, dopo dodici anni di assenza, l’Ispettorato del lavoro ha ripreso ad effettuare i controlli sul lavoro dei bagagli pesanti all’aeroporto: nei rapporti confidenziali che sono nelle mani dei redattori investigativi, il supervisore ritiene che il lavoro sia troppo impegnativo dal punto di vista fisico e che le aziende stiano violando la normativa sulle condizioni di lavoro.

FNV ha ricevuto principalmente segnalazioni da dipendenti di Schiphol che lamentavano problemi alla schiena, alle spalle e alle ginocchia: il fatto che un gruppo numeroso lamenti gli stessi problemi fisici, rafforza il loro caso. Occasionale l’uso del muletto e di altri strumenti, molto diffuso quello del trasporto a mano, nonostante sia vietato dalla legge.

Secondo lui, si tratta di una “questione di denaro” che nasce dal modello di business su cui si basa Schiphol. Forte concorrenza tra un massimo di sei diverse società di trasporto merci, che devono lavorare più velocemente e a costi inferiori, scrive NOS. 

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