Antiriciclaggio, Venezia punta ad ospitare l'autorità Ue

2023-02-16 14:46:35 By : Ms. Anna Chen

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VENEZIA - Uffici europei a Rialto o all'ombra del campanile di San Marco, oppure a Mestre? Al momento in laguna c'è solo un piccolo ufficio del Consiglio d'Europa, ma nei prossimi anni potrebbero trovare lavoro e residenza dai 300 ai 400 funzionari iperqualificati provenienti dai 27 Paesi per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. A Bruxelles si deve infatti decidere la sede della nuova Autorità europea antiriciclaggio (Amla), per la quale ci sono già una decina di Paesi interessati. Tra questi c'è l'Italia, la quale dovrà scegliere tra Roma, Torino o Venezia per il dossier che sarà inviato in Europa: è prevista una sola candidatura per Paese, che a sua volta sarà in competizione con le città proposte da altri concorrenti. Al momento, tra le aspiranti sedi più agguerrite c'è Vienna, ma i Paesi che intendono partecipare sono finora una decina.

PARTE LA CORSA Se n'è informalmente parlato ieri a margine dell'Ecofin, il Consiglio composto dai ministri dell'Economia e delle Finanze di tutti gli Stati membri, che decide la politica economica e fiscale dell'Unione. Nel frattempo, nelle tre città è partita la corsa per realizzare un dossier convincente da presentare a Roma. Prevista in un pacchetto di proposte comunitarie del 2021, la nuova Autorità dovrebbe apportare un contributo forte e utile alla lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. Tra gli altri compiti - si legge tra le info comunitarie - contribuirà all'armonizzazione e al coordinamento delle prassi di supervisione nel settore finanziario e in quello non finanziario, alla supervisione diretta dei soggetti finanziari a rischio elevato e transfrontalieri e al coordinamento delle unità di informazione finanziaria. L'Amla dovrebbe avere poteri di supervisione diretta di taluni tipi di enti creditizi e finanziari, compresi i fornitori di servizi per le cripto-attività, se ritenuti a rischio.

LA PARTITA ITALIANA A coordinare la partita Amla è il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, che ha invitato le tre città a farsi avanti e che evidentemente avrà anche una certa voce in capitolo ai sensi delle scelte che dovranno essere fatte. Fondamentali saranno diversi parametri sulla qualità della vita, a cominciare dai servizi sul territorio per i quali Venezia ha scalato negli ultimi anni le classifiche nazionali stilate dal Sole. Trattandosi di alte professionalità provenienti da tutta Europa, si tratterà prima di tutto di costruire un dossier credibile e strutturato, in grado di convincere poi commissari e funzionari europei a propendere per Venezia. In ballo non c'è solo il prestigio, ma anche centinaia di nuovi potenziali residenti dall'elevata cultura e capacità di spesa. Un vero e proprio volano alle aspirazioni della città, che aspira ad uscire dal circolo vizioso della monocultura turistica attirando istituzioni e aziende internazionali sul suo territorio. Questo è anche il lavoro per cui è nata la Fondazione Venezia capitale mondiale della sostenibilità, presieduta dall'ex ministro Renato Brunetta, affiancato dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia e dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Promuovere le grandi trasformazioni economiche, sociali e urbanistiche è uno dei compiti di questa Fondazione, nelle quali sono entrati e continuano ad entrare soci di caratura europea e planetaria.